Cercapersone esplosi in Libano: cosa è successo davvero
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Cercapersone esplosi in Libano: cosa è successo davvero. Le ipotesi

soldato controlla drone, guerra

Un attacco senza precedenti quello avvenuto in Libano e Siria ai danni di migliaia di agenti di Hezbollah. Le ipotesi sui cercapersone esplosi.

Si è trattato senza dubbio di un attacco senza precedenti quello avvenuto in Libano e Siria ai danni di migliaia di agenti di Hezbollah. I cercapersone esplosi hanno causato morti e migliaia di vittime con diversi soldati che hanno perso la vista stando a quanto riferito da diversi media internazionali. Ma come è stato possibile? Tutte le ipotesi sull’accaduto.

soldato guerra terrorismo
Leggi anche
Vannacci, colpo di scena: cosa succede con la sua carica nei Patrioti

Cercapersone esplosi in Libano e Siria: le ipotesi

A provare a dare una ricostruzione tecnica relativa alle ipotesi su quanto accaduto in Libano e Siria è stato Il Sole 24 Ore che ha contattato Claudio Telmon, esperto di cyber security presso l’associazione specializzata Clusit che ha prima di tutto immaginato come siano potuti esplodere tutti questi cercapersone in un solo momento. Secondo una prima teoria, questo è stato possibile installando un trojan (un malware), quindi un cavallo di Troia su tali dispositivi. In questo senso – spiega il quotidiano – il trojan apre una porta nascosta su un sistema, utilizzabile dai terzi che l’hanno installata.

Una seconda possibilità è quella dell’utilizzo di frequenze speciali. In tal senso possono essere stati manipolati i circuiti e le antenne dei pager per farli reagire, fino all’esplosione, a specifiche frequenze. Successivamente sarebbe bastato mandare uno specifico segnale che raggiungesse appunto i pager coinvolti per azionare l’esplosivo.

Come terza ipotesi non viene contemplato l’uso dell’esplosivo. In questo senso si fa riferimento alla possibilità di aver fatto surriscaldare i pager con comandi a distanza sino ad arrivare all’esplosione della batteria. Questo comando – ha spiegato Telmon – può arrivare sfruttando vulnerabilità informatiche insite di base in quei pager oppure con trojan installati ad hoc anche se su questa teoria l’esperto non è molto convinto.

500 soldati di Hezbollah hanno perso la vista

Intanto, a seguito di quanto accaduto, pare che 500 agenti di Hezbollah abbiano perso la vista in seguito all’esplosione dei cercapersone in Libano e Siria. A renderlo noto è stato il canale televisivo saudita Al Hadath.

Va inoltre aggiunto che secondo l’Associated Press che ha raccontato l’accaduto sul suo sito citando un funzionario statunitense, pare che Israele abbia informato gli Stati Uniti sull’operazione in cui sono stati fatti esplodere i cercapersone in dotazione ai miliziani. Al momento l’esercito israeliano ha rifiutato di commentare.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2024 8:32

Vannacci, colpo di scena: cosa succede con la sua carica nei Patrioti

nl pixel